Abbassare il cortisolo: focus sull’ashwagandha

Abbassare il cortisolo: focus sull’ashwagandha

Si sa da tempo che lo stress ha effetti negativi sul corpo e la psiche. Lo stress può anche compromettere il sistema immunitario, diminuire la qualità del sonno, ostacolare la perdita di peso, e la lista non fa che arricchirsi di problemi di salute grazie alle nuove scoperte scientifiche. Un ormone che ha un ruolo essenziale in tutto ciò è il cortisolo. Viene rilasciato in quantità maggiori durante situazioni di stress e per questo è conosciuto anche come “ormone dello stress”. Un elevato livello di cortisolo per un lungo periodo è a sua volta associato con molti problemi di salute.

La ricerca di una soluzione del tutto naturale per regolare il cortisolo si sta concentrando sempre più sull’ashwagandha. In questo articolo andiamo a vedere alcuni studi scientifici che hanno portato all’uso dell’ashwagandha per abbassare il cortisolo. 

Che cos’è il cortisolo?

Il cortisolo è un ormone con un ruolo chiave nel metabolismo del corpo umano. Appartiene alla famiglia dei glucocorticoidi ed è prodotto dai surreni, nello specifico dalla corteccia surrenale. Il cortisolo è spesso denominato “l’ormone dello stress”, poiché la sua sintesi aumenta in modo significativo durante situazioni stressanti. Partecipa inoltre ad altri importanti processi dell’organismo, per cui una disregolazione duratura del livello di cortisolo può dare problemi. (1)

Le funzioni del cortisolo comprendono:

  • Reazione allo stress: il cortisolo è una componente essenziale della reazione dell’organismo allo stress. Mobilizza le fonti di energia, aumenta la glicemia e prepara il corpo ad affrontare una situazione stressante.
  • Regolazione della glicemia: il cortisolo ha un ruolo decisivo nella regolazione della glicemia. Favorisce la gluconeogenesi, un processo con cui l’organismo produce glucosio da diverse sostanze, come gli aminoacidi, per aumentare la glicemia.
  • Antinfiammatorio: il cortisolo ha proprietà antinfiammatorie; può smorzare la risposta immunitaria e ridurre l’infiammazione.
  • Sistema immunitario: nonostante il cortisolo abbia un effetto antinfiammatorio, in elevate quantità può anche sopprimere il sistema immunitario. Ecco perché le persone con stress cronico possono essere più suscettibili alle infezioni.
  • Regolazione del bilancio idrico ed elettrolitico: il cortisolo influenza il riassorbimento dell’acqua nei reni, il che ha un effetto sul bilancio idrico ed elettrolitico dell’organismo.
  • Regolazione del ritmo circadiano naturale: il livello di cortisolo è solitamente più alto al mattino e più basso la notte. Questo ritmo è importante per un ciclo sonno-veglia sano e per il normale decorso dei processi fisiologici dell’organismo.

Abbassare il cortisolo: focus sull’ashwagandha

Un livello di cortisolo elevato per un lungo periodo, chiamato anche stress cronico, può avere diversi effetti negativi sull’organismo. 

I sintomi comuni di un livello di cortisolo troppo elevato sono:

  • problemi del sonno;
  • aumento di peso;
  • stanchezza e affaticamento;
  • problemi di digestione;
  • problemi muscolari e articolari;
  • maggiore pressione sanguigna;
  • indebolimento del sistema immunitario;
  • alterazioni della glicemia;
  • ansia e depressione;
  • alterazioni del ciclo mestruale.

Ashwagandha e cortisolo: l’antistress ayurvedico

L’ashwagandha ha acquisito importanza come mezzo per abbassare il cortisolo in numerosi studi scientifici. Gli effetti di questa pianta adattogena sul livello di cortisolo non sono solo oggetto di considerazioni teoriche, ma sono molto indagati anche in studi clinici. I tre studi seguenti offrono uno sguardo sull’efficacia dell’ashwagandha per la regolazione del cortisolo.

Uno studio pubblicato nel “Journal of Ayurveda and Integrative Medicine” (2) ha indagato gli effetti dell’ashwagandha in 60 persone con stress cronico. In un periodo di 30 giorni, sono stati somministrati ogni giorno ai soggetti dello studio preparati di ashwagandha in dosi da 225 mg/g e 400 mg/g, nonché un placebo (0 mg/g). I risultati mostrano una capacità significativa di abbassare i livelli di cortisolo nei soggetti rispetto al gruppo placebo. Hanno inoltre riportato un miglioramento del benessere generale e una riduzione dei sintomi legati allo stress. Le autovalutazioni hanno mostrato effetti principali significativi in relazione al tempo per ansia, depressione, stress percepito e voglie di cibo.

Un altro studio rilevante pubblicato nel “Indian Journal of Psychological Medicine” (3) si è concentrato in modo mirato sugli effetti dell’ashwagandha sullo stress e sul cortisolo serico. Dopo 60 giorni di trattamento, nel gruppo ashwagandha è stata verificata una riduzione del 27,9% rispetto ai valori di partenza. Inoltre, vi è stato un aumento della resistenza allo stress percepito e, di conseguenza, della qualità di vita autovalutata.

Il preparato utilizzato è stato un estratto di radice di ashwagandha a concentrazione elevata e con un ampio spettro di efficacia.

Altri studi, come questo pubblicato in “Food Science and Nutrition” (4) confermano l’effetto positivo dell’ashwagandha sulla salute femminile. L’ashwagandha ha un effetto positivo su alcuni fattori chiave che influenzano il ciclo mestruale, come lo stress, l’infiammazione e le fluttuazioni ormonali. Contribuisce a regolare il ciclo, riequilibrando nel siero gli ormoni riproduttivi come l’ormone follicolo-stimolante (FSH), l’ormone luteinizzante (LH) e le gonadotropine. Questo equilibrio può anche essere associato a un migliore equilibrio dell’ormone dello stress cortisolo.

 

Numerosi studi scientifici come questi supportano l’ipotesi che l’ashwagandha rappresenti una soluzione molto promettente per tutte le persone che soffrono di stress cronico e sono alla ricerca di un metodo naturale per regolare il cortisolo.

Capsule o polvere: come scegliere la forma giusta

La scelta tra ashwagandha in capsule o polvere dipende dalle preferenze personali, dallo stile di vita e dagli effetti desiderati. Entrambe le forme hanno i propri vantaggi e svantaggi, ma sembra che le capsule siano leggermente superiori alla polvere per una serie di motivi.

Il dosaggio dell’ashwagandha in capsule è estremamente facile visto che la giusta quantità di principio attivo è già contenuta in ogni singola capsula. Ciò permette un controllo preciso della quantità assunta ed elimina il rischio di errori di misurazione. Il dosaggio della polvere richiede invece un po’ più di precisione. Il basso dosaggio della polvere può portare rapidamente ad assumerne una quantità eccessiva o insufficiente o a utilizzare una quantità diversa di ashwagandha ogni giorno.

Le capsule sono più pratiche, facili da trasportare e non richiedono preparazione aggiuntiva. E se vuoi usare l’ashwagandha in una ricetta, puoi facilmente aprire una capsula con le forbici; come, ad esempio, in questa cioccolata calda con ashwagandha.

 CapsulePolvere
DosaggioPreciso e già misuratoRichiede una misurazione precisa
PraticitàFacili da trasportare, non richiedono preparazioneUlteriore sforzo per l’integrazione in alimenti/bevande
Integrazione nella vita quotidianaIdeali per uno stile di vita freneticoRichiede più tempo e preparazione
Concentrazione e purezzaControllo preciso, qualità costanteQualità e purezza variabili

L’importante è che si tratti di estratto di radice puro e con un dosaggio preciso per almeno 30 giorni. Un’interruzione regolare può avere benefici, come spieghiamo qui di seguito.

Ashwagandha: quanto a lungo assumerla?

La risposta a quando andrebbe interrotta l’ashwagandha per aumentare il suo effetto di riduzione del cortisolo dipende da diversi fattori.

Alcune persone preferiscono un uso ciclico in cui assumono l’ashwagandha per un determinato periodo e poi si prendono una pausa. Ad esempio, potresti assumere l’ashwagandha per 8 settimane e poi fare una pausa di 2 settimane. Questo metodo dovrebbe assicurare che l’organismo non si abitui troppo alle sostanze contenute nell’ashwagandha e che i recettori rimangano sensibili ai principi attivi.

È importante fare attenzioni alla reazione individuale del corpo. Alcune persone potrebbero trarre più benefici dall’ashwagandha prendendola in modo continuativo, mentre altre potrebbero trarre più vantaggi da un uso ciclico.

La decisione su quando interrompere l’ashwagandha dipende anche dagli obiettivi di salute. Se, ad esempio, prendi l’ashwagandha per regolare il cortisolo e noti un certo adattamento, potrebbe avere senso prenderti una breve pausa per mantenere la sensibilità ai principi attivi.

Testimonianze sull’ashwagandha

Tra le più comuni testimonianze sull’ashwagandha vi sono effetti a breve e lungo termine sul livello di stress percepito. Molte persone riportano di riuscire ad affrontare meglio la propria stressante quotidianità e di sentirsi in generale un po’ più rilassate ed equilibrate. Anche la qualità del sonno sembra essere in molte testimonianze uno dei primi miglioramenti percepibili.

Puoi leggere altre testimonianze sulla pagina prodotto delle capsule High Potency Ashwagandha di Alpha Foods.

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